Stop Camorra - fondato dal giornalista anticamorra e anticorruzione dott. Luigi Cangiano
Centrale nucleare di Zaporižžja - Ucraini continuano a bombardarla |
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ASI CASERTA - STOP CAMORRA CHIEDE CONTROLLI AMBIENTALI A TAPPETO |
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ASI CASERTA. STOP CAMORRA RICHIEDE CONTROLLI AMBIENTALI A TAPPETO
Caserta. Il presidente del Movimento Politico Stop Camorra dott. Luigi Cangiano, già candidato alla Camera dei Deputati, in considerazione dell'inchiesta aperta dalla magistratura su alcuni scarichi industriali abusivi situati nell'area industriale controllata dall'ASI di Caserta (nello specifico a Marcianise).
Considerando che problematiche di tale natura possono incidere e gravemente sulla salute pubblica dei cittadini della provincia di Caserta.
Valutando chi espone la problematica che nei comuni di Carinaro, Gricignano e Teverola sono in funzione fabbriche che per la loro natura possono avere e causare gravi problematiche ambientali.
Si richiede ai sindaci dei predetti comuni ed eventualmente anche a tutti gli altri sindaci aderenti all'ASI Caserta, di disporre degli accurati controlli sulle acque dei pozzi e degli scarichi industriali che servono tali aree industriali.
Incidentalmente si segnala che occorrerebbe anche un monitoraggio serio e minuzioso di tutte le aziende attualmente operanti nelle aree ASI della provincia di Caserta, per valutare il reale impatto industriale che tale imprese hanno sul territorio.
La crisi Jabil è in atto, con 350 lavoratori a rischio, altre imprese sono sull'orlo della crisi industriale, di industria, soprattutto, in alcuni comuni ce ne sono davvero poche e l'area industriale sembra essere diventata solo un grande ed immenso deposito di prodotti creati altrove, specialmente nel nord Italia e/o all'estero.
Denunciamo che l'ASI da statuto deve promuovere lo sviluppo industriale nelle terre da esso occupate, non lo sviluppo di capannoni da mettere a rendita per uso deposito, di industriale in questo modo di fare impresa c'è davvero poco o meglio nulla. |
Melma politica e camorra possibile grazie a controllori e giornalisti che girano lo sguardo dall’altra parte, ricevendo in cambio facili carriere e posti in parlamento |
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Gli ultimi arresti di una corrotta classe politica, sicuramente la più corrotta di tutto il territorio nazionale e probabilmente del Mondo, accendono un barlume di speranza in chi come me denuncia questa sconcertante realtà da ormai un ventennio, ottenendo come unico risultato l’oblio e la persecuzione.
E’ lampante che la melma politica che si abbraccia ogni giorno con la camorra ha vita facile grazie al fatto che chi dovrebbe controllarli e ancor di più i giornalisti che dovrebbero fare le pulci a questa gentaglia che affama e distrugge il nostro territorio, puntano il loro sguardo altrove, fingono di non sapere, che questa zuppa maleodorante ma molto appetitosa per chi è intento solo ad ingrassarsi il portafoglio è ciò che ogni giorno distrugge le aziende sane e le persone oneste, che manda avanti deficienti matricolati e costringe, invece, validissime menti ad espatriare od a fare un lavoro non all’altezza delle proprie capacità e giuste aspettative.
Figli, nipoti, parenti ed affini vari di politici e di dirigenti troppo spesso senza capacità alcuna rubano cattedre universitarie o posizioni lavorative ancora più importanti e redditizie, tutto ciò a discapito della formazione ed a discapito di qualsiasi altro servizio ove un deficiente raccomandato ruba il posto ad un iper preparato sprovvisto di titolo di de/merito rilasciato dall’accademia della camorra/affaristica/ burocratica/clientelare.
La provincia di Caserta è marcia fino al midollo e questo nauseabondo liquame è anche colpa di chi giornalista ci sguazza non facendo il proprio dovere, anzi addirittura in alcuni casi è complice e riceve in cambio una facile carriera o addirittura in posto in parlamento.
Nello nostra terra viviamo in un vermaio, ove alcuni vermi sono talmente grossi ed intoccabili, che riescono perfino ad assurgere a posizioni di rilievo e di rispetto nazionale ed internazionale, mentre la loro giusta collocazione sarebbe un carcere di massima sicurezza al regime del 41 bis.
Questi arresti, come detto hanno acceso un barlume di speranza, ma purtroppo sono consapevole che lo stesso si spegnerà presto, arriverà di sicuro il carrozzone dell’anticamorra “di mestiere” troppo connessa alla camorra/affaristica/ burocratica/clientelare e tutto finirà come al solito in una bolla di sapone.
Spero di sbagliarmi, ma in vent’anni mi è capitato raramente, altri “colleghi” che, invece, sbagliano le loro valutazioni quotidianamente, che hanno persino dipinto loschi figuri, accusati di 416 bis, come paladini dell’anticamorra, ora stanno comodamente a casa loro, dotati di scorta e con conti in banca da milioni di euro, purtroppo, questa è la mia terra, una terra dove il bene non attecchisce più.
Luigi Cangiano
Giornalista, Presidente movimento politico STOP CAMORRA
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SOS INTRECCIO POLITICA/CAMORRA. POCHISSIMI IN QUESTA TERRA POSSONO DIRSI ONESTI! |
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LETTERA APERTA INDIRIZZATA A: PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA PRESIDENTE SENATO DELLA REPUBBLICA PRESIDENTE CAMERA DEI DEPUTATI PRESIDENTE REGIONE CAMPANIA PREFETTO DI NAPOLI PREFETTO DI CASERTA
SOS INTRECCIO POLITICA/CAMORRA IN CAMPANIA
Il problema della connivenza politico camorristica in Campania è vecchio quanto l’Unità d’Italia e che la camorra abbia messo le proprie mani anche su uno dei palazzi simbolo della fondazione dell’Unità è la logica conseguenza. Io che vivo in questa terra da quando sono nato e che denuncio questo fenomeno da quando ho raggiunto l’età della ragione, non mi scandalizzo come fanno Stella e Rizzo. Io non sono come Saviano, che oramai racconta, esclusivamente dietro lautissimo compenso, i fatti di queste terre standosene comodamente seduto a New York o a Stoccolma, questi fatti li conosco e li vivo quotidianamente. Il PD è marcio al midollo ed è nato da partiti altrettanto marci completamente. I politici di Santa Maria Capua Vetere già ai tempi della prima tangentopoli furono letteralmente decimati dalla magistratura che muoveva i primi passi nella lotta alla camorra e alla politica corrotta, parliamo di operazioni precedenti a Spartacus 1, misconosciute dalla gran parte del giornalisti e degli scrittori di punta, ma conosciute da chi degli stravizi delle nostre terre ha sempre scritto e li ha vissuti sulla propria pelle. La Terra di Lavoro è, ne sono convinto, letteralmente la più corrotta terra del suolo italico. Non è un problema solo di clan dei Casalesi, cui riduttivamente Saviano ha addossato tutti i mali di questa terra. In provincia di Caserta ogni politico con i voti è corrotto, perché ogni voto si compra e si vende con la massima disinvoltura, libertà ed impunità. Le inchieste della magistratura quando arrivano, riescono a colpire solo uno su cento dei politici corrotti. Occorrerebbe una spianata di tutte le cariche pubbliche e vietare a chi abbia un grado di parentela/affinità fino al 6° grado con politici che hanno ricoperto qualsiasi genere di carica pubblica negli ultimi 50 anni di candidarsi. Dagli anni ’70 in poi ogni commercio rilevante (grande distribuzione, commerci all’ingrosso di generi primari e non, industrie e pseudo tali, sfruttamento di cave, movimento terra, distribuzione di carburanti, pompe funebri, etc. etc. etc.) è nelle mani di imprenditori che se non sono direttamente camorristi, hanno comunque la colpa di essere scesi a patti con la camorra e quindi hanno ingrassato la stessa e finanziato con i soldi del racket il traffico di droga, di rifiuti e di esseri umani. Tutto ciò è stato fatto alla luce del sole con la connivenza dalla politica e contando anche sulla assai tiepida battaglia della magistratura a tutto questo lampante stato di fatto. Troppe parentele legano tutti quelli che contano in provincia di Caserta a doppio filo e quando le cose sono messe in questo modo clanico/familiare è difficile per chiunque fare vera battaglia. Persino il M5S in Campania ha la testa che puzza come un pesce marcio, oramai e chiaro e lampante a tutti che chi controlla 300/400 account fa il bello e il cattivo tempo nel movimento, così tutti coloro che riescono a prendere una candidatura sono figli di Roberto Fico e Luigi Di Maio e quindi solo a questi rispondono e non certo al vero popolo del M5S che in Campania è quotidianamente truffato da due personaggiucoli in cerca di potere indefinito. Il popolo degli onesti in Campania, ho ragione di dire, che probabilmente non esiste, chiunque urla e sbraita lo fa unicamente per un proprio tornaconto personale e non certo per il bene della Comunità. Il popolo degli onesti per esistere ha bisogno di autodirsi basta! Basta chiedere piaceri e favori anche per andare “in bagno”! Perché questo è letteralmente il modo di vivere nella mia terra! Un posto dove per andare in Ospedale chiedi prima alla persona che conta se, quando e dove devi andare ed in che modo ti devi far ricoverare, un posto dove quando vai a fare un concorso pubblico vai prima a fare il giro di tutti i politici della provincia per farti raccomandare, un posto dove prima di aprire una fabbrica vedi se puoi rubare denari pubblici con il beneplacito di qualche politico al quale dare una percentuale delle sovvenzioni pubbliche e con la benedizione della camorra che avrà un altro pizzo da gestire, potrei continuare all’infinito questo elenco che rende la mia terra un posto dove gli onesti si contano sulle dita di pochissime mani. Quando questo elenco non esisterà più, se mai un giorno ciò accadrà, il popolo degli onesti potrà dire agli altri basta! Potrà dire basta camorra, basta politica corrotta, basta forze dell’ordine e magistratura assenti o poco incisive. Colpire nel mucchio ora un politico di destra, ora uno di sinistra, domani uno del M5S non serve a nulla! O si abbatte il mostro per completo, o si spiana con un bulldozer tutto il marcio o mai nulla cambierà, perché arrestata una mela marcia il giorno dopo ci sarà immediatamente il suo più stretto accolito a sostituirla. Meditate campani, medidate cittadini della provincia di Caserta, decidete se volete essere degni della parola cittadino o continuare come oggi siete ad essere dei meri sudditi agli ordini del padrone più forte. Dott. Luigi Cangiano Funzionario pubblico |
Il coraggio di essere un giornalista anticamorra e anticorruzione |
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In Terra di Lavoro ed in particolare nell'agro-aversano per fare il giornalista anticamorra ed anticorruzione devi avere coraggio da vendere.
In primis devi averne per combattere la paura del pericolo di dare fastidio ai camorristi con la pistola che possono far male te e la tua famiglia, ma di questo siamo consapevoli e ce ne facciamo una ragione, ogni giorno, pur di continuare a raccontare la realtà di corruzione politico-camorristica che ci circonda.
Ancora più coraggio si deve avere per sottostare ad inutili diatribe, messe in scena ignobilmente da chi ha tanti spettri nell'armadio, ma così tanti spettri nell'armadio, ed a cui, quindi, dai tanto tanto fastidio quando riesci a mostrare qualcuno di questi loro scomodi soprabiti.
Gente con la doppia faccia, la doppia morale, la doppia idea di giustizia nell'agro-aversano, nella terra del clan dei Casalesi ce ne sta a bizzeffe!
Gente che a chiacchiere dice di combattere la camorra per assurgere al potere politico, al potere economico, al poter sic et simpliciter, ce ne sta oltremodo a bizzeffe.
Ebbene questa gente è quella che ci fa veramente paura e che limita l'azione a chi vorrebbe raccontare tutta la verità alla sua gente.
E' di questa gente che i cittadini dell'agro-aversano debbono aver più paura innanzitutto perché sono loro la vera feccia, quella più subdola e che appesta la terra in cui viviamo, sono loro i decisori, i mandanti delle azioni dei camorristi con la pistola, sono loro che danno alla camorra idee, appalti, modi abominevoli di far soldi, come avvelenare una terra e la gente che ci sta dentro, pur di fare milioni e milioni di euro.
Una politica con gli occhi aperti, onesta e perbene non avrebbe mai permesso lo scarico di veleni nella sua terra, si vede che questa politica nell'agro-aversano non esiste e quella che si dipinge tale è solo finzione!
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