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Stop Camorra - fondato dal giornalista anticamorra e anticorruzione dott. Luigi Cangiano
In Memoria di Papa Francesco: Un faro di speranza contro la camorra PDF Stampa E-mail
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Il 21 aprile 2025, il mondo ha detto addio a Papa Francesco, un uomo di fede e compassione che ha dedicato la sua vita al servizio degli ultimi e degli emarginati. Nato Jorge Mario Bergoglio, il primo papa gesuita e il primo proveniente dalle Americhe, ha lasciato un'impronta indelebile nella storia della Chiesa cattolica e nel cuore di milioni di fedeli.

Uno degli aspetti più significativi del pontificato di Papa Francesco è stato il suo impegno costante contro la criminalità organizzata, in particolare la camorra, che affligge la provincia di Caserta e altre regioni del sud Italia. La camorra, con le sue radici profonde e la sua influenza pervasiva, ha rappresentato una delle sfide più ardue per la giustizia e la pace sociale.

Papa Francesco non ha mai esitato a denunciare con fermezza le ingiustizie e le violenze perpetrate dalla camorra. Durante una visita pastorale a Napoli nel 2015, ha lanciato un appello accorato ai camorristi: "Convertitevi! C'è ancora tempo per non finire all'inferno, che è quello che vi aspetta se continuate su questa strada". Le sue parole, cariche di amore e di speranza, hanno risuonato come un monito e un invito alla redenzione.

La provincia di Caserta, recentemente colpita dallo scioglimento del capoluogo per infiltrazioni camorristiche, è un esempio emblematico della lotta incessante contro la criminalità organizzata. Le indagini hanno rivelato gravi irregolarità negli appalti pubblici e legami tra amministratori locali e clan camorristici. Questo scenario di corruzione e violenza ha reso ancora più urgente l'appello di Papa Francesco per una società basata sulla giustizia e sulla legalità.

Il messaggio di Papa Francesco è stato chiaro: la lotta contro la camorra non può essere solo compito delle forze dell'ordine, ma deve coinvolgere tutta la comunità. Ha esortato i fedeli a non cedere alla rassegnazione e alla paura, ma a diventare protagonisti di un cambiamento radicale, fondato sui valori del Vangelo e sulla solidarietà.

In un mondo spesso segnato da divisioni e conflitti, Papa Francesco ha rappresentato un faro di speranza e di unità. La sua eredità spirituale continuerà a ispirare le generazioni future nella lotta contro ogni forma di ingiustizia e oppressione. La sua voce, che ha sempre difeso i più deboli e gli oppressi, risuonerà come un richiamo alla responsabilità e all'impegno per un mondo migliore.

Che il ricordo di Papa Francesco ci guidi nella costruzione di una società più giusta e solidale, libera dalla morsa della camorra e di ogni altra forma di criminalità organizzata. Il suo esempio di fede e di coraggio ci sproni a non arrenderci mai nella lotta per la giustizia e la pace.

 
Il sogno di Benigni: una sterile carrellata di ovvietà PDF Stampa E-mail

"Il Sogno" di Roberto Benigni, trasmesso su Rai 1 il 19 marzo 2025, ha suscitato reazioni contrastanti tra il pubblico. Mentre alcuni hanno apprezzato il ritorno dell'artista toscano e la sua capacità di trattare temi universali con leggerezza e poesia, altri hanno trovato lo spettacolo una carrellata di ovvietà.

Benigni, noto per il suo stile unico e la sua capacità di intrecciare narrazione, cultura e satira, ha cercato di esplorare le aspirazioni e i sogni dell'umanità. Tuttavia, per alcuni spettatori, il contenuto è risultato prevedibile e privo di originalità. La scelta di temi già ampiamente trattati e la mancanza di nuove prospettive hanno fatto sì che lo spettacolo non riuscisse a sorprendere o a coinvolgere pienamente.

Nonostante la collaborazione con il premio Oscar Nicola Piovani, che ha arricchito lo spettacolo con musiche emozionanti, "Il Sogno" non è riuscito a soddisfare le aspettative di tutti. La critica principale riguarda la superficialità con cui sono stati affrontati alcuni argomenti, lasciando il pubblico con la sensazione di aver assistito a un'esperienza già vista.

In sintesi, "Il Sogno" di Benigni è uno spettacolo che, pur avendo il potenziale per toccare il cuore degli spettatori, ha finito per essere percepito da alcuni come una serie di luoghi comuni.

 
ASI CASERTA - STOP CAMORRA CHIEDE CONTROLLI AMBIENTALI A TAPPETO PDF Stampa E-mail

ASI CASERTA. STOP CAMORRA RICHIEDE CONTROLLI AMBIENTALI A TAPPETO

 

Caserta. Il presidente del Movimento Politico Stop Camorra dott. Luigi Cangiano, già candidato alla Camera dei Deputati, in considerazione dell'inchiesta aperta dalla magistratura su alcuni scarichi industriali abusivi situati nell'area industriale controllata dall'ASI di Caserta (nello specifico a Marcianise).

Considerando che problematiche di tale natura possono incidere e gravemente sulla salute pubblica dei cittadini della provincia di Caserta.

Valutando chi espone la problematica che nei comuni di Carinaro, Gricignano e Teverola sono in funzione fabbriche che per la loro natura possono avere e causare gravi problematiche ambientali.

Si richiede ai sindaci dei predetti comuni ed eventualmente anche a tutti gli altri sindaci aderenti all'ASI Caserta, di disporre degli accurati controlli sulle acque dei pozzi e degli scarichi industriali che servono tali aree industriali.

Incidentalmente si segnala che occorrerebbe anche un monitoraggio serio e minuzioso di tutte le aziende attualmente operanti nelle aree ASI della provincia di Caserta, per valutare il reale impatto industriale che tale imprese hanno sul territorio.

La crisi Jabil è in atto, con 350 lavoratori a rischio, altre imprese sono sull'orlo della crisi industriale, di industria, soprattutto, in alcuni comuni ce ne sono davvero poche e l'area industriale sembra essere diventata solo un grande ed immenso deposito di prodotti creati altrove, specialmente nel nord Italia e/o all'estero.

Denunciamo che l'ASI da statuto deve promuovere lo sviluppo industriale nelle terre da esso occupate, non lo sviluppo di capannoni da mettere a rendita per uso deposito, di industriale in questo modo di fare impresa c'è davvero poco o meglio nulla.

 
Centrale nucleare di Zaporižžja - Ucraini continuano a bombardarla PDF Stampa E-mail

La Centrale nucleare di Zaporižžja è la principale centrale nucleare ucraina e la più grande d’Europa. L’impianto dispone di 6 reattori nucleariCon una potenza nominale di oltre 5.700 MW, è tra gli impianti di produzione di energia più grandi del mondo.

È situata nell’Ucraina centrale, nei pressi della città di Enerhodar, sulle sponde del bacino idrico di Kachovka sul fiume DneprLa centrale genera all’incirca la metà dell’elettricità proveniente da fonte nucleare prodotta nella nazione e oltre un quinto dell’elettricità totale prodotta in Ucraina.

Il 4 marzo 2022, durante l’invasione russa dell’Ucraina, la centrale nucleare è stata occupata dalle forze russeLa centrale continua a essere gestita da personale ucraino, sotto il controllo russoGli attacchi alla centrale hanno aumentato notevolmente il rischio di un grave incidente nucleare.

 

Detto questo visto che la Russia controlla questa mega centrale nucleare da 2 anni, mi spiegate come si fa a credere che se la autobombardino?

I media occidentali su cosa puntano sulla cretinagine assoluta dei cittadini?

E' oltremodo ovvio, che avendo ormai la Russia in pugno la vittoria sull'Ucraina, questi tentino il tutto per tutto a costo di scatenare un'incidente nucleare che sarebbe sicuramente peggiore di quello di Chernobyl.

L'Occidente vuole essere complice di questi attentati alla sicurezza mondiale?

 
SOS INTRECCIO POLITICA/CAMORRA. POCHISSIMI IN QUESTA TERRA POSSONO DIRSI ONESTI! PDF Stampa E-mail

LETTERA APERTA INDIRIZZATA A:
PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
PRESIDENTE SENATO DELLA REPUBBLICA
PRESIDENTE CAMERA DEI DEPUTATI
PRESIDENTE REGIONE CAMPANIA
PREFETTO DI NAPOLI
PREFETTO DI CASERTA

SOS INTRECCIO POLITICA/CAMORRA IN CAMPANIA

Il problema della connivenza politico camorristica in Campania è vecchio quanto l’Unità d’Italia e che la camorra abbia messo le proprie mani anche su uno dei palazzi simbolo della fondazione dell’Unità è la logica conseguenza.
Io che vivo in questa terra da quando sono nato e che denuncio questo fenomeno da quando ho raggiunto l’età della ragione, non mi scandalizzo come fanno Stella e Rizzo.
Io non sono come Saviano, che oramai racconta, esclusivamente dietro lautissimo compenso, i fatti di queste terre standosene comodamente seduto a New York o a Stoccolma, questi fatti li conosco e li vivo quotidianamente.
Il PD è marcio al midollo ed è nato da partiti altrettanto marci completamente.
I politici di Santa Maria Capua Vetere già ai tempi della prima tangentopoli furono letteralmente decimati dalla magistratura che muoveva i primi passi nella lotta alla camorra e alla politica corrotta, parliamo di operazioni precedenti a Spartacus 1, misconosciute dalla gran parte del giornalisti e degli scrittori di punta, ma conosciute da chi degli stravizi delle nostre terre ha sempre scritto e li ha vissuti sulla propria pelle.
La Terra di Lavoro è, ne sono convinto, letteralmente la più corrotta terra del suolo italico. Non è un problema solo di clan dei Casalesi, cui riduttivamente Saviano ha addossato tutti i mali di questa terra.
In provincia di Caserta ogni politico con i voti è corrotto, perché ogni voto si compra e si vende con la massima disinvoltura, libertà ed impunità. Le inchieste della magistratura quando arrivano, riescono a colpire solo uno su cento dei politici corrotti.
Occorrerebbe una spianata di tutte le cariche pubbliche e vietare a chi abbia un grado di parentela/affinità fino al 6° grado con politici che hanno ricoperto qualsiasi genere di carica pubblica negli ultimi 50 anni di candidarsi.
Dagli anni ’70 in poi ogni commercio rilevante (grande distribuzione, commerci all’ingrosso di generi primari e non, industrie e pseudo tali, sfruttamento di cave, movimento terra, distribuzione di carburanti, pompe funebri, etc. etc. etc.) è nelle mani di imprenditori che se non sono direttamente camorristi, hanno comunque la colpa di essere scesi a patti con la camorra e quindi hanno ingrassato la stessa e finanziato con i soldi del racket il traffico di droga, di rifiuti e di esseri umani.
Tutto ciò è stato fatto alla luce del sole con la connivenza dalla politica e contando anche sulla assai tiepida battaglia della magistratura a tutto questo lampante stato di fatto.
Troppe parentele legano tutti quelli che contano in provincia di Caserta a doppio filo e quando le cose sono messe in questo modo clanico/familiare è difficile per chiunque fare vera battaglia.
Persino il M5S in Campania ha la testa che puzza come un pesce marcio, oramai e chiaro e lampante a tutti che chi controlla 300/400 account fa il bello e il cattivo tempo nel movimento, così tutti coloro che riescono a prendere una candidatura sono figli di Roberto Fico e Luigi Di Maio e quindi solo a questi rispondono e non certo al vero popolo del M5S che in Campania è quotidianamente truffato da due personaggiucoli in cerca di potere indefinito.
Il popolo degli onesti in Campania, ho ragione di dire, che probabilmente non esiste, chiunque urla e sbraita lo fa unicamente per un proprio tornaconto personale e non certo per il bene della Comunità.
Il popolo degli onesti per esistere ha bisogno di autodirsi basta! Basta chiedere piaceri e favori anche per andare “in bagno”! Perché questo è letteralmente il modo di vivere nella mia terra!
Un posto dove per andare in Ospedale chiedi prima alla persona che conta se, quando e dove devi andare ed in che modo ti devi far ricoverare, un posto dove quando vai a fare un concorso pubblico vai prima a fare il giro di tutti i politici della provincia per farti raccomandare, un posto dove prima di aprire una fabbrica vedi se puoi rubare denari pubblici con il beneplacito di qualche politico al quale dare una percentuale delle sovvenzioni pubbliche e con la benedizione della camorra che avrà un altro pizzo da gestire, potrei continuare all’infinito questo elenco che rende la mia terra un posto dove gli onesti si contano sulle dita di pochissime mani.
Quando questo elenco non esisterà più, se mai un giorno ciò accadrà, il popolo degli onesti potrà dire agli altri basta! Potrà dire basta camorra, basta politica corrotta, basta forze dell’ordine e magistratura assenti o poco incisive.
Colpire nel mucchio ora un politico di destra, ora uno di sinistra, domani uno del M5S non serve a nulla! O si abbatte il mostro per completo, o si spiana con un bulldozer tutto il marcio o mai nulla cambierà, perché arrestata una mela marcia il giorno dopo ci sarà immediatamente il suo più stretto accolito a sostituirla.
Meditate campani, medidate cittadini della provincia di Caserta, decidete se volete essere degni della parola cittadino o continuare come oggi siete ad essere dei meri sudditi agli ordini del padrone più forte.
Dott. Luigi Cangiano
Funzionario pubblico

 
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