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Ispettori Ministeriali a Napoli per verificare negligenze PDF Stampa E-mail

Ispettori Ministeriali a Napoli per verificare negligenze. Il ministro della Giustizia Angelino Alfano, ha disposto, una verifica ispettiva, per accertare, se la vicenda relativa alla scarcerazione del boss della camorra Ettore Bosti, sia stata determinata da eventuali negligenze.

Ultimo aggiornamento Domenica 11 Aprile 2010 19:41
 
La DDA apre inchiesta sulla sfiducia al sindaco di Casapesenna Zara. Forse bisognerebbe aprirla anche sul fatto che fosse l'unico candidato? PDF Stampa E-mail

E' notizia apparsa oggi (10 aprile 2010) sulla Gazzetta di Caserta, che la DDA avrebbe aperto un'inchiesta sulla sfiducia ottenuta dopo meno di un anno dall'elezione dall'ex sindaco di Casapesenna Avv. Zara, figlioccio politico del Sen. Gennaro Coronella. Se la notizia è vera, allora a questo punto la DDA dovrebbe, secondo noi di Stop Camorra, approfondirla chiedendosi come mai l'Avv. Zara fosse diventato sindaco senza doversi scomodare più di tanto, visto che fu l'unico candidato a presentarsi alle elezioni e quindi corse da solo diventando facilmente sindaco.

E' veramente strano che una cosa di questo genere fosse, infatti, avvenuta a Casapesenna dove a memoria d'uomo mai nessun altra volta c'era stato un unico candidato sindaco.

Inoltre l'Avv. Zara, giovanissimo e praticamente con pochissima esperienza politica alle spalle, ebbe il privilegio di aver candidato nella sua lista, l'unica che corse alle elezioni si torna a sottolineare, anche l'ex sindaco Fortunato Zagaria. Dopo la sfiducia a Zara, si ritornò a votare e tornò a fare il sindaco Fortunato Zagaria. Non vorremmo sbagliarci ma, secondo noi, Zara è stato utilizzato o si è fatto utilizzare per essere un sindaco di transizione, nell'impossibilità di essere immediatamente rieletto Fortunato Zagaria che si trovava già al suo secondo mandato, quando l'Avv. Zara venne eletto.

Approfondire non fa mai male...

Ultimo aggiornamento Sabato 10 Aprile 2010 18:29
 
Misure prese dal Ministro Maroni contro le camorre PDF Stampa E-mail

Si tratta di un video fatto da giovani della Lega Nord sulla base delle normative

poste in essere dal Ministro Maroni

Ultimo aggiornamento Sabato 10 Aprile 2010 08:07
 
Camera di Commercio di Caserta: Stop Camorra chiede chiarimenti sull'assegnazione dei posti di lavoro PDF Stampa E-mail

Il Movimento Politico STOP CAMORRA chiede un immediato intervento dall’alto per  fare una volta e per tutte chiarezza sull’utilizzo da parte della Camera di Commercio di Caserta dei lavoratori somministrati, a tempo determinato ed esternalizzandi.

Si è fatta ancora più insistente la voce, da noi già denunciata pubblicamente nella scorsa settimana e posta all’attenzione del dott. Tommaso De Simone, presidente della Camera di Commercio di Caserta, che appena si è arrivati alla scadenza di alcuni lavoratori aventi contratto di somministrazione con una nota agenzia di lavoro operante a Caserta, nell’impossibilità di un immediato rinnovo di tali lavoratori con la medesima tipologia contrattuale, vi sia ora da parte della Camera di Commercio il pensiero di far rientrare tali lavoratori, che non hanno mai sostenuto un regolare concorso  pubblico per svolgere le loro mansioni all’interno della CCIAA, attraverso l’esternalizzazione di attività proprie della CCIAA a società esterne.

E’ veramente assurdo che la Camera di Commercio di Caserta abbia portato a far scadere ben tre graduatorie di selezioni pubbliche, effettuate spendendo denaro pubblico e che alla fine sono state sottoutilizzate, facendo in tal modo non lavorare persone che avevano regolarmente superato selezioni pubbliche, mentre per i lavoratori somministrati, che sono appena scaduti, si continuava da anni a rinnovare o a fare ex novo, ogni volta, con solo piccoli periodi non coperti (5/10 giorni), i loro contratti di lavoro.

E’ veramente assurdo, ancora, che la CCIAA abbia dal 2008 aperto una procedura di stabilizzazione del proprio personale precario a tempo determinato di cui finora si sono letteralmente perse le tracce e di cui con insistenza si richiede un chiarimento da parte della Camera di Commercio di Caserta.

Su tutto quanto succede in provincia di Caserta noi di Stop Camorra continueremo a vigilare ed a dare voce ai soggetti che si sentono defraudati ovunque. Tutti tali soggetti possono contattarci per le loro segnalazioni a ( Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. e visitando il nostro rinnovato sito internet www.stopcamorra.it). La Terra di Lavoro deve tornare ad essere tale ma il lavoro deve essere un diritto per tutti e non solo per i soliti noti con le spalle coperte!

E’ giunta l’ora che in Camera di Commercio si facciano opportuni controlli dall’alto per verificare il modus operandi di tale ente in materia di assegnazione di posti di lavoro a persone che non hanno mai sostenuto nessun tipo di selezione pubblica..

Da tale punto di vista chiediamo anche al neo presidente della Provincia di Caserta On.le Domenico Zinzi di far propria questa nostra dettagliata denuncia pubblica e di chiedere chiarezza sull’argomento.

A tutti gli organi competenti in materia chiediamo di far agire la loro lente d’ingradimento sulla questione da noi posta all’attenzione dell’opinione pubblica.

 

 

 

Ultimo aggiornamento Giovedì 08 Aprile 2010 16:16
 
Maxi sequestro di beni camorristici PDF Stampa E-mail
Scritto da Luigi Cangiano   
Giovedì 08 Aprile 2010 08:53

Beni per un valore di 700 milioni di euro sono stati sequestrati ad alcuni esponenti del clan dei Casalesi. Il decreto di sequestro, emesso dal tribunale di Santa Maria Capua Vetere su richiesta della direzione distrettuale antimafia di Napoli, è stato eseguito all'alba da circa 200 uomini della Dia e dai carabinieri di Caserta.
I beni sottoposti a sequestro appartengono agli eredi di Dante Passarelli, deceduto nel 2004 in seguito a un misterioso  incidente proprio pochi prima della sentenza di primo grado del processo Spartacus in cui lo stesso Passarelli era imputato per associazione mafiosa con i vertici del clan dei Casalesi.
Il patrimonio sequestrato è costituito da società immobiliari e agricole, centinaia di immobili e di terreni agricoli. Tra i beni sequestrati nel corso dell'operazione "Nemesi" anche l'azienda agricola Balzana ex Cirio di Caserta che, secondo quanto ricostruito dalla Dda di Napoli, fu acquistata nella metà degli anni '90 dai massimi esponenti dell'associazione camorristica, proprio grazie all'intermediazione di Passarelli. L'azienda fu comprata con oltre 10 miliardi di lire. In quell'occasione, la forza e le intimidazioni del vincolo camorristico fecero in modo da dissuadere altri possibili acquirenti della tenuta agricola.

 

Ultimo aggiornamento Venerdì 09 Aprile 2010 14:02
 
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