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Premiership senza sostanza: Luigi Di Maio! Siamo certi di meritarcelo? |
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Sabato 25 Novembre 2017 04:58 |
Premiership senza sostanza
Luigi Di Maio (Avellino, 6 luglio 1986) residente a Pomigliano d'Arco, è il maggiore di tre fratelli. La madre è un'insegnante di italiano e latino mentre il padre Antonio, imprenditore edile, è stato dirigente prima del Movimento Sociale Italiano e in seguito di Alleanza Nazionale.
Dopo il diploma di liceo classico, si iscrive all'università. Sceglie dapprima la facoltà di ingegneria per poi trasferirsi a giurisprudenza dell'Università di Napoli Federico II, senza tuttavia completare gli studi.
Giornalista pubblicista dal 2007, ha lavorato per un breve periodo come webmaster, per poi lanciarsi in politica candidandosi nel Movimento 5 Stelle, nel quale milita dal 2007. Nel 2010 si candida come consigliere comunale del suo comune e ottiene 59 preferenze, senza risultare eletto. In seguito alle cosiddette "elezioni parlamentarie" del Movimento 5 Stelle, viene candidato on line con 189 preferenze ed eletto alla Camera dei deputati per la circoscrizione Campania 1 al secondo posto nella lista del Movimento 5 Stelle per le elezioni politiche del 2013.
Il 21 marzo 2013 è eletto vicepresidente della Camera dei deputati con 173 voti. Dal 7 maggio fa parte anche della XIV commissione, che si occupa delle politiche dell'Unione europea. In breve tempo diventa uno dei volti più noti del partito, tanto da essere nominato membro del cosiddetto "direttorio" del movimento, costituito nel novembre 2014 da cinque parlamentari scelti da Beppe Grillo, con l'obiettivo di costruire il principale organo direttivo del partito, con funzione di raccordo tra il leader e gli eletti in parlamento. Nel 2016 diventa responsabile degli enti locali per il Movimento 5 Stelle.
Nel settembre 2017 si candida alle elezioni primarie del Movimento 5 Stelle per scegliere il capo politico e candidato premier: l'esito delle votazioni tra gli iscritti alla piattaforma online del partito lo vede vittorioso con 30.936 voti, pari a circa l'82% dei votanti.[17]
Viene considerato un moderato con una posizione centrista all'interno del Movimento 5 Stelle.
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Dopo questo breve excursus sul cv di Luigi Di Maio (ricavato da Wikipedia) è facilmente intuibile che le qualità di Luigi Di Maio come premier siano tutte da dimostrare sul campo! Per ora quello che possiamo dire su di lui è che veste benino (eleganza del buon taglio sartoriale della scuola napoletana), è carino, il che lo aiuta fin quando non è costretto ad aprire bocca ed a rispondere alle domande dei giornalisti, li iniziano i suoi guai e li si comprende la sua totale impreparazione. La faccia di corno, come si dice a Napoli, aiuta fino ad un certo punto, ma quando si inanellano gaffes su gaffes, errori su errori, obbrobri su obbrobri è difficile poi smentire quello che si è puerilmente detto. Insomma amici cari a 5 stelle ma siamo proprio sicuri di meritarci un premier così, soprattutto, siamo sicuri che per arrivare al potere ad ogni costo poi l’Italia debba essere governata da uno così? |
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Saviano contro Di Maio su immigrazione... due demagogie a confronto |
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Scritto da Luigi Cangiano
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Domenica 23 Aprile 2017 03:51 |
Per onestà intellettuale voglio premettere che pur essendo un giornalista anticamorra e anticorruzione nutro profonda disistima nei confronti di Roberto Saviano, al quale imputo il fatto, per me incontrovertibile, di aver raccontato storie a metà dimenticandosi di tutto il marcio che sta all'interno della sua area politica di provenienza DS e dintorni (ora PD) anzi addirittura santificando un ex componente della Commissione Parlamentare Antimafia dei DS (ora IDV se non l'hanno cacciato) finito poi in guai giudiziari di assoluta gravità.
Sempre per onestà intellettuale voglio ancora premettere, che pur orbitando politicamente nell'ottica dei M5S nutro altrettanta profonda disistima nei confronti dell'On.le Luigi Di Maio che, a mio avviso, con gli ideali del M5S, almeno quelli originari, ha ben poco a che vedere.
Detto questo sulla storia dell'immigrazione dei taxi del mare abbiamo assistito ad uno scontro fra diverse tipologie di demagogie.
La prima è quella di Luigi Di Maio che, pur di accapparrarsi qualche voto recuperandolo dalla Lega, definisce taxi del mare le imbarcazioni che salvano migranti dal cimitero liquido che è diventato il Mar Mediterraneo. Questa di Di Maio è una pericolosa demagogia para fascista e para razzista alla quale da militante del M5S io rifuggo, a mio avviso, non è questo il modo di trattare l'argomento migranti, lasciamo queste becere lamentele a Salvini ed alla Lega Nord, non facciamole assolutamente nostre.
La seconda demagogia è quella di Saviano. La sua è una demagogia buonista, tra l'altro in contrapposizione con se stesso con suoi pregressi pensieri sull'argomento. L'ottica di Saviano in questo caso è prendiamoli tutti, c'è posto per tutti, quando sappiamo bene, che oramai nel nostro Paese lavoro non ce ne sta. Prenderli tutti significa gettarli in pasto ad ogni genere di sfruttamento o farli diventare dei delinquenti. Condivido che bisogna salvarli ed in ogni modo dalle acque del Mediterraneo, ma dovremmo anche avere la forza da Italiani di batterci affinché il problema migranti diventi seriamente un problema europeo, se non addirittura mondiale, da combattere con ogni mezzo, anche aiutando economicamente quei Paesi da dove partono i migranti od intervenendo anche militarmente per far cessare i conflitti che muovono milioni di persone verso l'Europa.
Combattere un inutile scontro fra demagogie è solo propaganda politica di un movimento contro un partito: del M5S contro il PD (perché Saviano è del PD o qualcuno ha ancora il coraggio di dire che non è così?).
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Ultimo aggiornamento Domenica 23 Aprile 2017 04:10 |
Ritorna la storia delle armi chimiche... per coprire atti di guerra! |
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Scritto da Luigi Cangiano
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Sabato 08 Aprile 2017 04:18 |
Vi ricordate perché alla fine Bush, coi i suoi fidi alleati (fido in genere è un nome da cagnolino n.d.r), iniziò la guerra in Iraq, un paese che era stato solo da pochi hanno ricostruito dopo le guerre che aveva già conosciuto e che seppur guidato dal dittatore Saddam Hussein, poteva senza dubbio essere considerato uno Stato stabile e nel quale le peggiori atrocità del regime di Hussein, rispetto a quello che è avvenuto dopo ad opera dei soldati statunitensi, potevano considerarsi condizioni di vita paradisiache.
Le armi chimiche! I depositi enormi di armi chimiche di Saddam e del suo Alì il chimico, come venne soprannominato.
Saddam Hussein diceva di non averne ed in effetti, gli americani li ci sono stati, hanno rivoltato l'Iraq, la culla del mondo, metro quadrato per metro quadrato senza trovare neppure 1 grammo di sostanza chimica vietata.
Vi ricordate pure l'intervento francese in Libia per scacciare la dittatura di Gheddafi in favore della democrazia?
Gheddafi non c'è più ma la Libia non è diventata una democrazia, anzi oggi è peggio di prima un intreccio di tribù in guerra fra di loro, che solo il regime di Gheddafi riusciva a tenere insieme con un'equa distribuzione delle risorse economiche e con un po' di pugno di ferro. Oggi nella democrazia libica una parte di territorio è terra di nessuno, in mano ad Isis od altri gruppi estremisti.
Tutti i danni creati dalla Francia chi li paga? Noi italiani certamente paghiamo il prezzo di dover accogliere ancora più migranti di prima e di ricercare nuovi interlocutori in Libia, non certo migliori di Gheddafi, per arginare il fenomeno.
Anche in Siria, la Francia inpunemente ha fatto bombardamenti unilaterali, contro il regime o per meglio dire lo Stato legittimo della Siria di Assad.
Lamentarsi di atti terroristici in Francia dopo è davvero grottesco, ma in Francia, la sua politica è tutta grottesca, fanno sembrare degli statisti persino i politici italiani.
La crisi economica ha portato Stati incapaci di andare avanti con le proprie risorse a muovere attacchi di guerra nella speranza di accaparrarsi mercati in cui non esisteva la propria presenza. L'Italia in Libia ha storicamente un ruolo chiave a livello economico, la Francia attaccando Gheddafi, ha attaccato indirettamente l'Italia, perché ha tentato ed è riuscita a togliere quote di mercato a noi ed a prendersele.
I war games sono pericolosi, l'ascesa di Trump, ci aveva dato la speranza che fra Usa e Urss potesse scattare la pace, l'unica che permetterebbe di rimettere un po' in ordine tutti gli Stati che oggi sono pericolosissimi focolai di odio.
Assad e la Russia sono un unicum, quindi per carità, lasciate Assad dove sta, i mercati, il petrolio, andateli a cercare altrove, se non volete che per uno sparuto fazzoletto di terra, ci rimetta tutto il Globo, la III guerra mondiale non la vogliamo! Speriamo che la Cina sappai fare da paciere mondiale fra Usa e Russia, ha la potenza economica e politica per farlo, considerando che nei prossimi anni diventerà sicuramente la prima potenza economica mondiale, che Trump lo voglia o no. Già oggi, se solo volesse, la Cina potrebbe far tracollare finanziariamente gli USA detenendo la gran parte del suo debito pubblico. Sarebbe l'ora che gli USA comprendessero che non si può continuare a rubare impunemente dal resto del Mondo, servendosi della minaccia delle armi: questa è estorisione mondiale!
Basta fake news a base di osceni atti di guerra unilaterali!
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Ultimo aggiornamento Domenica 09 Aprile 2017 03:47 |
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Il coraggio di essere un giornalista anticamorra e anticorruzione |
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Scritto da Luigi Cangiano
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Venerdì 24 Marzo 2017 04:45 |
In Terra di Lavoro ed in particolare nell'agro-aversano per fare il giornalista anticamorra ed anticorruzione devi avere coraggio da vendere.
In primis devi averne per combattere la paura del pericolo di dare fastidio ai camorristi con la pistola che possono far male te e la tua famiglia, ma di questo siamo consapevoli e ce ne facciamo una ragione, ogni giorno, pur di continuare a raccontare la realtà di corruzione politico-camorristica che ci circonda.
Ancora più coraggio si deve avere per sottostare ad inutili diatribe, messe in scena ignobilmente da chi ha tanti spettri nell'armadio, ma così tanti spettri nell'armadio, ed a cui, quindi, dai tanto tanto fastidio quando riesci a mostrare qualcuno di questi loro scomodi soprabiti.
Gente con la doppia faccia, la doppia morale, la doppia idea di giustizia nell'agro-aversano, nella terra del clan dei Casalesi ce ne sta a bizzeffe!
Gente che a chiacchiere dice di combattere la camorra per assurgere al potere politico, al potere economico, al poter sic et simpliciter, ce ne sta oltremodo a bizzeffe.
Ebbene questa gente è quella che ci fa veramente paura e che limita l'azione a chi vorrebbe raccontare tutta la verità alla sua gente.
E' di questa gente che i cittadini dell'agro-aversano debbono aver più paura innanzitutto perché sono loro la vera feccia, quella più subdola e che appesta la terra in cui viviamo, sono loro i decisori, i mandanti delle azioni dei camorristi con la pistola, sono loro che danno alla camorra idee, appalti, modi abominevoli di far soldi, come avvelenare una terra e la gente che ci sta dentro, pur di fare milioni e milioni di euro.
Una politica con gli occhi aperti, onesta e perbene non avrebbe mai permesso lo scarico di veleni nella sua terra, si vede che questa politica nell'agro-aversano non esiste e quella che si dipinge tale è solo finzione!
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Ultimo aggiornamento Venerdì 24 Marzo 2017 05:25 |
Arrestati sindaci, professori universitari, dirigenti e funzionari! Questi sono gli uomini perbene della nostra terra |
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Scritto da Luigi Cangiano
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Mercoledì 15 Marzo 2017 17:02 |
STOP CAMORRA
L’unico movimento politico che denuncia la corruzione politico-camorrista da decenni
Fondato dal dott. Luigi Cangiano, giornalista anticorruzione e anticamorra da sempre
LETTERA APERTA INDIRIZZATA A:
PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
PRESIDENTE SENATO DELLA REPUBBLICA
PRESIDENTE CAMERA DEI DEPUTATI
PRESIDENTE REGIONE CAMPANIA
PREFETTO DI NAPOLI
PREFETTO DI CASERTA
SOS INTRECCIO POLITICA/CAMORRA IN CAMPANIA
ANCORA ARRESTI PER SINDACI, PROFESSORI UNIVERSITARI E DIRIGENTI/FUNZIONARI PUBBLICI
Il problema della connivenza politico camorristica in Campania è vecchio quanto l’Unità d’Italia.
Io che vivo in questa terra da quando sono nato e che denuncio questo fenomeno da quando ho raggiunto l’età della ragione, queste cose le conosco e le ho subite anche sulla mia pelle.
Io non sono come Saviano, che oramai racconta, esclusivamente dietro lautissimo compenso, i fatti di queste terre standosene comodamente seduto a New York o a Stoccolma, questi fatti li conosco e li vivo quotidianamente.
Io non sono come Saviano che vi racconta la storia a metà e si dimentica sempre di parlare degli amici dei suoi amici che con la camorra ci vado a braccetto, ci fanno affari e ricevono favori.
Il PD è marcio al midollo ed è nato da partiti altrettanto marci completamente. Questo deve far comprendere ogni esponente di questo partito, anche colui che si mostra candido nei confronti dell’opinione pubblica è in qualche modo peccatore o semplicemente uno stupido, che non ha compreso che nel partito di cui fa parte si ruba e si fanno affari illeciti a piene mani.
La Terra di Lavoro è, ne sono convinto, letteralmente la più corrotta terra del suolo italico. Non è un problema solo di clan dei Casalesi, cui riduttivamente Saviano ha addossato tutti i mali di questa terra, i mali di questa terra risiedono anche in troppi colletti bianchi, finti uomini perbene che, invece, sono ancora più corrotti dei camorristi e che, soprattutto, intascano ancora di più del più sanguinario capo dei Casalesi..
In provincia di Caserta ogni politico con i voti è corrotto, perché ogni voto si compra e si vende con la massima disinvoltura, libertà ed impunità. Le inchieste della magistratura quando arrivano, riescono a colpire solo uno su cento dei politici corrotti. Anche l’inchiesta che oggi, 15/03/2017, ha portato in carcere tanta “brava gente”, è solo lo scoperchiamento della solita punta dell’iceberg al di sotto del quale si cela il letamaio chiamato camorra-politica campana spa.
Occorrerebbe una spianata di tutte le cariche pubbliche e vietare a chi abbia un grado di parentela/affinità fino al 6° grado con politici che hanno ricoperto qualsiasi genere di carica pubblica negli ultimi 50 anni di candidarsi.
Dagli anni ’70 in poi ogni commercio rilevante (grande distribuzione, commerci all’ingrosso di generi primari e non, industrie e pseudo tali, sfruttamento di cave, movimento terra, distribuzione di carburanti, pompe funebri, etc. etc. etc.) è nelle mani di imprenditori che se non sono direttamente camorristi, hanno comunque la colpa di essere scesi a patti con la camorra e quindi hanno ingrassato la stessa e finanziato con i soldi del racket il traffico di droga, di rifiuti e di esseri umani.
Tutto ciò è stato fatto alla luce del sole con la connivenza dalla politica e contando anche sulla assai tiepida battaglia della magistratura a tutto questo lampante stato di fatto.
Troppe parentele legano tutti quelli che contano in provincia di Caserta a doppio filo e quando le cose sono messe in questo modo clanico/familiare è difficile per chiunque fare vera battaglia.
Persino il M5S in Campania ha la testa che puzza come un pesce marcio, oramai e chiaro e lampante a tutti che chi controlla 300/400 account fa il bello e il cattivo tempo nel movimento, così tutti coloro che riescono a prendere una candidatura sono figli di Roberto Fico e Luigi Di Maio e quindi solo a questi rispondono e non certo al vero popolo del M5S che in Campania è quotidianamente truffato da due personaggiucoli in cerca di potere indefinito.
Il popolo degli onesti in Campania, ho ragione di dire, che probabilmente non esiste, chiunque urla e sbraita lo fa unicamente per un proprio tornaconto personale e non certo per il bene della Comunità.
Il popolo degli onesti per esistere ha bisogno di autodirsi basta! Basta chiedere piaceri e favori anche per andare “in bagno”! Perché questo è letteralmente il modo di vivere nella mia terra!
Un posto dove per andare in Ospedale chiedi prima alla persona che conta se, quando e dove devi andare ed in che modo ti devi far ricoverare, un posto dove quando vai a fare un concorso pubblico vai prima a fare il giro di tutti i politici della provincia per farti raccomandare, un posto dove prima di aprire una fabbrica vedi se puoi rubare denari pubblici con il beneplacito di qualche politico al quale dare una percentuale delle sovvenzioni pubbliche e con la benedizione della camorra che avrà un altro pizzo da gestire, potrei continuare all’infinito questo elenco che rende la mia terra un posto dove gli onesti si contano sulle dita di pochissime mani.
Quando questo elenco non esisterà più, se mai un giorno ciò accadrà, il popolo degli onesti potrà dire agli altri basta! Potrà dire basta camorra, basta politica corrotta, basta forze dell’ordine e magistratura assenti o poco incisive.
Colpire nel mucchio ora un politico di destra, ora uno di sinistra, domani uno del M5S non serve a nulla! O si abbatte il mostro per completo, o si spiana con un bulldozer tutto il marcio o mai nulla cambierà, perché arrestata una mela marcia il giorno dopo ci sarà immediatamente il suo più stretto accolito a sostituirla.
Meditate campani, medidate cittadini della provincia di Caserta, decidete se volete essere degni della parola cittadino o continuare come oggi siete ad essere dei meri sudditi agli ordini del padrone più forte.
Dott. Luigi Cangiano
Giornalista anticamorra e anticorruzione da sempre
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Ultimo aggiornamento Venerdì 17 Marzo 2017 06:05 |
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