Blitz della DDA sequestrata la Co.Bit. Sud di Baldascino & Co. Stampa

Era nella mani del clan dei Casalesi anche se gli intestatari risultavano estranei al clan. E' stata per questo sottoposta a sequestro preventivo dalla Dia di Napoli l'impresa 'Co.Bit Sud di Baldascino & C. s.a.s', con sede a Santa Maria la Fossa, nel Casertano, e operante nella produzione e commercializzazione del bitume per la realizzazione di strade. La societa', intestata ad Antonio Baldascino, Pasquale Diana e Antonio Schiavone, imprenditori del settore, era gia' stata sottoposta a sequestro nel marzo 2008 con provvedimento emesso dal Gip presso il Tribunale di Napoli ad esito di indagini coordinate dalla Dda nel corso della quali era emerso che i clan Schiavone, Bidognetti, nonche' Giuseppe Caterino e Raffaele Diana si erano consorziati acquistando quote societarie della Co.Bit e intestandole ai prestanome. Le indagini, supportate anche da intercettazioni ambientali e telefoniche nonche' da dichiarazioni di collaboratori di giustizia, hanno permesso di superare l'intestazione formale di ricostruire la reale disponibilita' dell'impresa da parte di esponenti del clan dei Casalesi, sia della fazione bidognettiana che di quella facente capo alla famiglia Schiavone. La societa' era stata dissequestrata e restituita ai soci; a seguito di ricorso proposto dalla Dda, la Corte di Cassazione ha annullato l'ordinanza disponendo l'esecuzione del decreto di sequestro preventivo.

Ultimo aggiornamento Martedì 27 Aprile 2010 05:12