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Il Governo Monti: un governo ultrapolitico camuffato da tecnico! PDF Stampa E-mail
Sabato 19 Novembre 2011 07:15

 

Questa nuova compagine di Governo, a cui quasi tutti i partiti hanno dato appoggio in Parlamento, non so ancora cosa possa diventare di preciso. I casi però sono due se lavorerà bene e risolverà veramente i problemi italiani difficilmente nel 2013 ce lo toglieremo di torno, anche con le elezioni e, ciò non è detto che sia un male.
Se lavorerà male, invece, temo che i partiti che trarranno maggiori benefici saranno quelli più problematici da gestire come Lega, Sel, IDV.
Una cosa per ora è certa, Giorgio Napolitano da consociativista nell'anima, qual è, è riuscito, a fare il primo grande governo consociativista che l'Italia abbia conosciuto da 30 anni a questa parte, ed a mio parere, in modo più compiuto rispetto a 30 anni fa.
Seguendo la lezione di Aldo Capitini credo che un GOVERNO DI TUTTI, possa essere un buon governo per l'Italia, ma è un governo politico a tutti gli effetti, camuffato da tecnico solo per le contingenti problematiche di crisi economico finanziaria europea e mondiale.
 
Luigi Cangiano
cultore di Storia dei Partiti e dei Movimenti Politici
 

 
STOP CAMORRA plaude le forze dell'ordine per l'arresto di Mario Caterino PDF Stampa E-mail
Scritto da Luigi Cangiano   
Lunedì 02 Maggio 2011 18:51

Il Presidente di Stop Camorra dott. Luigi Cangiano, esprime i più vivi ringraziamenti e le più grandi congratulazioni a tutti gli uomini delle forze dell’ordine e delle forze armate che quotidianamente mettono a rischio la propria vita per la salvaguardia della nostra sicurezza e che oggi hanno portato all’arresto di Mario Caterino, numero due del clan dei “casalesi”,mettendo così  un nuovo importante tassello alla lotta alla camorra pur nelle mille difficoltà in cui quotidianamente debbono operare.

I cittadini di Caserta e di tutta la sua provincia, debbono essere orgogliosi di tutti gli uomini delle forze dell’ordine che cercano ogni giorno di migliorare le loro condizioni di vita, eliminando camorristi dalla circolazione, dando bastonate a corruttori ed ad affaristi che si muovono anche all’interno delle istituzioni.

Stop Camorra ricorda, altresì, a tutti i cittadini di Caserta che alle prossime elezioni comunali è presente la propria lista di candidati che appoggia la candidatura a sindaco di Pio Del Gaudio.

Tutta la lista Stop Camorra è formata in esclusiva da uomini delle forze dell’ordine e delle forze armate,.

Stop Camorra è l’unica lista dalle mani pulite e che combatte a viso aperto contro la camorra, non ci fermeremo mai finché questa piaga sociale non sarà del tutto eliminata, per questo chiediamo ai cittadini di Caserta di darci la loro fiducia. Speriamo vivamente  che presto venga arrestato anche il topo di fogna Michele Zagaria del quale pochi giorni fa è stato trovate un bunker freddo nella cittadina di Casapesenna.

 
Auguri a tutti i camorristi! Da parte di STOP CAMORRA! PDF Stampa E-mail
Scritto da Luigi Cangiano   
Sabato 23 Aprile 2011 06:02

Auguri di Buona Pasqua a tutti i camorristi ed a tutti gli altri appartenenti alle altre associazioni criminali, presenti in Italia e nel Mondo, che la Pasqua vi porti per iniziare un bel paio di manette nuove e scintillanti e poi con il tempo, un serio pentimento interiore ed una vera redenzione che vi faccia ritornare uomini.

Oggi voi non siete uomini ma sanguisughe, che succhiano il sangue della loro terra distruggendo il futuro dei suoi figli migliori.

 

Siete vermi senza spina dorsale, che per soldi sarebbero disposti ad uccidere anche il padre e la madre.

Siete topi di fogna che si insinuano nei cunicoli più stretti e più malsani per sfuggire a chi quotidianamente vi combatte al rischio della propria vita.

Dopo aver ucciso una persona, dopo esservi aggiudicato un appalto corrompendo chi si doveva corrompere,

quando spacciate droga, quando “concimate” la terra che vi ha dato la vita con rifiuti speciali di ogni sorta, dopo aver ottenuto una carica pubblica senza averne merito, quando vi guardate allo specchio cosa vedete?

Tornate sui vostri passi, ripensate a quando eravate sani, sognate per un istante di non essere mai diventati camorristi, guardate i vostri figli negli occhi, guardate vostra madre negli occhi.

La vita non è fatta solo di soldi e di potere! Pentitevi!

 

Luigi Cangiano

Presidente STOP CAMORRA

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Ultimo aggiornamento Sabato 23 Aprile 2011 06:38
 
Economia corrotta: discutiamo su di una task force per sconfiggerla! PDF Stampa E-mail
Mercoledì 06 Aprile 2011 13:31

ECONOMIA CORROTTA: DISCUTIAMO SU DI UNA TASK FORCE PER SCONFIGGERLA


Stop Camorra attraverso il suo Presidente dottor Luigi Cangiano, propone alla coalizione che appoggia Pio Del Gaudio a sindaco di Caserta un appello aperto comunque anche a tutti i politici italiani ed a tutte le istituzioni, per aprire un tavolo di discussione sul contaminato sistema economico italiano.


Vi siete mai chiesti quante siano le società od anche le ditte individuali intestate a persone che assai difficilmente svolgono od almeno seguano realmente la loro attività?


Voi ce li vedete, ad esempio, una ragazza di diciotto anni od un anziano ultra settantacinquenne a fare gli imprenditori edili o ad essere amministratori unici di società?


Eppure non potete neppure immaginare quante siano le “imprese” gestite da questa strana tipologia di soggetti.


Con questo sistema “corrotto” delle banche dati contenute dai Registri Imprese la certificazione antimafia non garantisce la bontà e la legalità dell’impresa certificata.


Basterebbe, secondo noi  di Stop Camorra, che lo Stato attraverso le autorità di polizia (Guardia di Finanza, ma anche Polizie Municipali) ed amministrative (Uffici Anagrafici, Agenzia delle Entrate, Camere di Commercio) collaborassero od addirittura creassero un vero e proprio organismo, ad hoc, dedicato esclusivamente a far emergere le imprese fuorilegge.


Per fuorilegge non vogliamo esclusivamente dire camorristiche, ma anche quelle imprese create appositamente per fallire, quelle create appositamente per truffare, quelle
create appositamente per evadere il fisco, tutte quelle imprese cioè, che in fine dei
conti, distruggono l’economia reale arricchendo pochissimi soggetti e mandando,
invece, letteralmente in mezzo alla strada un gran numero di famiglie.

 

Speriamo vivamente che tutto il sistema politico italiano ci segua in questa
discussione, una discussione che non serve solo per risolvere i problemi che
viviamo in provincia di Caserta, ma per risolvere i problemi della stessa natura che
sono presenti, ove più ove meno, in tutta Italia.

 

Da Caserta potrebbe partire un tavolo per la legalità economica in Italia!



Dott. Luigi Cangiano

Presidente Stop Camorra

 
Saviano plagia anche dei lavori giornalistici albanesi! PDF Stampa E-mail

Saviano ora copia anche dei vgiornalisti albanesi. Ricordiamo a tutti che Roberto Saviano, tra l'altro non è neppure un giornalista (non è iscritto all'ordine dei giornalisti almeno da quanto ci risulta e quindi da tale punto di vista potrebbe profilarsi nei suoi confronti anche un esercizio abusivo della professione), ma unicamente un romanziere.

Già per Gomorra, Saviano e la Mondadori hanno subito numerose denunce per plagio editoriale, soprattutto, da parte di numerosi giornalisti campani. La Mondadori per tale ragioni ha dovuto più volte variere alcuni passi del best seller di Saviano.

Ora dopo i campani tocca ai giornalisti albanesi subire i "furti" dell''esimio romanziere Roberto Saviano, che come al solito non cita le fonti delle sue ispirazioni, o meglio dei suoi

copia e incolla.

Troppi pecoroni lo osannano senza sapere da dove provengono realmente gli scritti che lui si ostina a propinarci come suoi, ma che grazie a Dio sempre più spesso si riesce per fortuna a smascherare!

 

 

Riportiamo l'articolo apparso in internet al seguente link di Michele Altamura  http://osservatorioitaliano.org/read.php?id=78902

 

Roma - Non si arresta la campagna di auto-celebrazione del giornalista italiano che, dopo essere stato proclamato paladino della lotta anti-mafia in Italia, si rivolge ai Balcani come terreno fertile per rilanciare la propria immagine di analista della criminalità organizzata. Proprio questa domenica Saviano rilascia una intervista per il quotidiano di Podgorica DAN affermando che "il Governo montenegrino nasconde Saric, che continua a gestire il traffico di droga, grazie alla protezione del Montenegro". Una dichiarazione questa che non viene argomentata né con fatti e né con documenti, rifacendosi semplicemente ad una constatazione personale dopo aver letto le cronache giornalistiche sui recenti eventi, relativi agli arresti nel quadro delle indagini sul traffico di cocaina. Saviano fa riferimento all'operazione 'Guerriero Balcanico' e alla dinamica delle ricerche di Darko Saric, senza fornire nessun elemento che non fosse stato diramato dalla stampa locale. Parla poi di interconnessioni tra le varie organizzazioni mafiose dei Balcani, spiegando che, in base ad una serie di studi ed indagini, è possibile prevedere che "la mafia serba diventerà la più forte nei Balcani" e che questa regione è diventata "parte della nuova Europa libera, in cui la mafia compra tutto quello che vuole".

 Anche in questo caso non si può parlare di analisi contestualizzate, bensì di osservazioni per 'sentito dire' che - considerando la grande complessità della storia e degli eventi dei Balcani nonchè la grande disinformazione dei media occidentali su tematiche sensibili - sono già inadeguate e sorpassate. Per affrontare discorsi sui Balcani bisogna avere un ampio bagaglio di conoscenze ed informazioni, e ciò spiega perchè i più grandi media italiani hanno sempre fallito nei loro progetti editoriali rivolti a questa regione. Praticamente, la strategia del 'tuttologo' non funziona in queste terre, che hanno la grande virtù di far cadere in errore il più grande esperto o analista e di smascherare ogni bluff.  Tra l'altro, ci chiediamo come  il giornalista italiano abbia  fatto le sue indagini e le sue ricerche non vivendo nei Balcani, e per di più stando 'sotto scorta', semprechè le sue cosiddette 'antenne' non siano delle ONG che promuovono progetti 'umanitari' nella regione, a scrocco dei soldi degli italiani. 


Oltre al Montenegro, gli interventi di Saviano sono ormai noti anche in Albania, dove il giornalista italiano è ormai un abitué della trasmissione Top-Channel, di cui è ospite per la seconda volta. Risponde alle domande dei suoi interlocutori parlando del 'coraggio di certi procuratori', della 'dilagante corruzione in Albania', e persino dei legami con le mafie italiane. In particolare cita la collaborazione  tra la Camorra e il Sigurimi nel contrabbando di armi. Per gli addetti ai lavori è cosa nota che i traffici del Sigurimi è venuto alla luce con l'apertura dei dossier del regime comunista, analizzati in tale occasione dal settimanale albanese Investigim e ripreso dall'Osservatorio Italiano.  E' curioso che, proprio con la pubblicazione di quell'articolo  (Il traffico di armi tra il Sigurimi e la Camorra , lanciato il 26.01.2009  e ripubblicato il 13.08.2009) la nostra redazione ha ricevuto una e-mail da Roberto Saviano, che chiedeva di contattare la giornalista per avere un confronto sulle tematiche della mafia nei Balcani. Da parte nostra fornimmo tutte le informazioni e la disponibilità a cooperare, ma dopo aver dato il materiale, non vi è stata altra comunicazione:

 

----- Message from xxxxxx  -----
    Date: Tue, 27 Jan 2009 12:58:33 +0100
    From: Roberto Saviano

cari sono roberto saviano, autore di gomorra. ho letto il bell'articolo su camorra e albania. mi piacerebbe incontrare il giornalista che ha redatto tale pezzo. anche io lavcoro su questa vicenda da anni. e cerco esperti sulla questione criminale balcanica con cui confrontarmi.
un abbraccio e continuate così.
rs

----- End message -----

----- Message from Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. -----
    Date: Tue, 27 Jan 2009 14:55:52 +0100
    From: Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo.
 Subject: RE:
      To: Roberto Saviano

Gent.le Roberto Saviano,
l'articolo di cui parla è stato redatto da una giornalista albanese che lavora presso l'ufficio di Rinascita Balcanica a Banja Luka, nella Republika Srpska (BH). Le informazioni sono tratte dagli archivi dei servizi segreti albanesi, che in questo periodo sono stati rispolverati, per portare alla luce man mano delle verità. L'articolo fa parte di una serie di ricerche che stiamo conducendo sull'organizzazione della mafia balcanica, che ha formato una rete che si estende in tutta la regione e coopera con altre strutture.

----------- Message --------

----- Message from xxxxxxxx  -----
Date: Tue, 28 Jan 2009 10:88:33 +0100
From: Roberto Saviano


Grazie. Potrei avere la email della giornalista albanese?
mi segnalate gli altri lavori sulle mafie balcaniche che avete fatto?
vi ringrazio 

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Come si può notare, il caro Saviano monitorava già da tempo le informazioni pubblicate in internet dal nostro portale e dal Blog, senza però che la fonte delle notizie 'balcaniche' sia stata mai rivelata.  D'altro canto, prima di tale fortuito incontro, la nostra organizzazione aveva già avuto modo di esprimere le sue riserve nei confronti di Saviano e della sua campagna giornalistica ben mirata a colpire determinate strutture di potere ( La Camorra e il sistema  , Uno spettacolo fratricida  ), essendo consapevoli che certe verità, quando raggiungono una così vasta scala mediatica non sono mai "scomode", bensì utilissime alla destabilizzazione dei Governi, di determinati equilibri e per alimentare la campagna mediatica di discredito. Rilanciare oggi la teoria della mafia transnazionale - che noi come primo media abbiamo lanciato spiegando il concetto di Santa Alleanza Balcanica  - non è altro che un modo per restare sulla cresta dell'onda, al servizio di determinate lobbies di potere. Già osservando quali siano le controparti di questo giornalista, giornali i cui proventi sono di dubbia origine o derivanti da reti finanziate da grandi filantropi ( si veda il caso della Open Society Institute ) fa capire uno dei tanti aspetti della 'mafia della editoria'.

Ci chiediamo come mai Saviano parla di Saric in Montenegro, in un momento in cui sono sempre più duri gli attacchi rivolti all'ex premier Milo Djukanovic e ai rapporti istituzionali con l'Italia, a seguito della campagna di  trasparenza intrapresa dalla MANS e dai suoi finanziatori. La sua sfera di interesse sembra si stia spostando in un'area che è tra l'altro nevralgica per l'interconnessione tra l'Italia e i Balcani, ma anche per altre strutture come la rete di George Soros. Se davvero Saviano volesse capire gli arcani misteri balcanici, potrebbe cominciare dalle connessioni tra Vaticano-IOR e regime Ustasha, oppure dalle operazioni di riciclaggio delle banche svizzere o (perchè no) dal caso Telekom Srbija.  Tuttavia, fin quando continuerà a ripetere ciò che altri giornalisti hanno scritto con coraggio, senza pubblicare documenti o prove certe, resterà un semplice servo dei poteri, un eroe sintetico di questa società controllata dal web e dai socialnetwork, che manipola le masse in nome di una falsa battaglia contro la mafia. Allora è proprio vero che "ci sono eroi sconosciuti che hanno dato la vita, e sono ricordati nel cuore di poche persone.  Poi ci sono eroi che sono ricordati solo per un mese, perchè hanno combattuto guerre sbagliate con nemici sbagliati. Questi sono gli assassini dei nostri veri eroi".
 

Michele Altamura
 



 
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